Il 183° reggimento paracadutisti “Nembo” ha ricordato, con una serie di eventi, il 79° anniversario dei fatti d’arme di “Case Grizzano” (19 aprile 1945).
Le celebrazioni sono iniziate il 16 aprile con l’aviolancio della Bandiera di Guerra del Reggimento nella zona lancio di Altopascio. Successivamente, la caserma “Giovanni Marini”, sede del reggimento, ha aperto le porte alla cittadinanza e alle scuole del territorio, ospitando un Open Day con stand espositivi e attività dimostrative.
Venerdì 19 aprile, alla presenza delle massime autorità civili e militari, tra cui il sindaco della città, Dottor Alessandro Tomasi, e il Comandante della Brigata paracadutisti Folgore, Gen.B. Massimiliano Mongillo, il 79° anniversario dei fatti d’arme di “Case Grizzano” è stato celebrato in Piazza Duomo a Pistoia. Nel suo intervento il Comandante del 183° reggimento paracadutisti “Nembo”, Colonnello Alessandro Vivarelli, ha ricordato l’importanza di quanto avvenuto a Case Grizzano nel 1945 sottolineando l’eroismo, il sacrificio e il valore di quegli uomini che hanno combattuto per «la nostra libertà e quella dei nostri cari. Questa libertà non deve essere mai data per scontata, ma deve essere sempre difesa e presidiata, quale faticosa conquista della nostra identità nazionale, in ossequio ai valori e agli ideali promossi dalla nostra Costituzione». Il Colonnello Vivarelli ha inoltre voluto ringraziare «Pistoia e la sua provincia, con le quali il reggimento ha stretto un legame unico e indissolubile (…) ci sentiamo orgogliosamente i paracadutisti di Pistoia».
Momento particolarmente suggestivo della cerimonia è stato il lancio, effettuato da un elicottero dell’Aviazione dell’Esercito, degli atleti del Reparto Attività Sportive del Centro Addestramento Paracadutismo, che hanno dispiegato nei cieli pistoiesi il Tricolore Italiano, la bandiera del Comune di Pistoia e quella del “Nembo”.
La battaglia di Case Grizzano del 19 aprile 1945 ebbe un ruolo determinante per la liberazione d’Italia. Fu combattuta nell’area della frazione di Casalecchio dei Conti nel comune di Castel San Pietro Terme, sulle ultime propaggini dell’appennino emiliano, tra il 2° battaglione del reggimento “Nembo”, inquadrato nel Gruppo di Combattimento “Folgore” e la I Divisione paracadutisti dell’esercito tedesco. “Case Grizzano” rappresentava la chiave di volta dell’intero sistema di difesa tedesco posto a protezione di Bologna. La vittoria dei paracadutisti italiani aprì alle forze alleate la strada per la liberazione dell’intera penisola.